martedì 26 luglio 2011

Stralcio di giudizio personalissimo e molto poco tecnico su questo paese. Angela Barile

E' quasi tempo di ferie,e, come sempre, tempo di bilanci. Non certo della mia vita privata, per quello ho avuto a disposizione un anno di post e di canzoni con tanto di commenti, direi che non vi ho nascosto (quasi ) nulla.

Piuttosto mi piacerebbe, una volta tanto, parlare di quello che accade intorno a noi, piuttosto che dentro.
I Maya hanno previsto la fine del mondo nel 2012: non credo che questo avverrà secondo il senso che noi diamo alla fine del mondo, penso, però che quello che sta accadendo è quanto di più drammatico potesse capitarci.

Io ho 33 anni, appartengo a quella generazione di persone, figlia di uomini e donne nati dopo la seconda guerra mondiale, cresciuti in un'epoca di risveglio culturale e di apparente benessere, genitori che erano giovani nel '68, madri che appartengono a quella generazione di donne, che per prime, ha scoperto le gambe, padri ,svestiti ormai del ruolo di padroni.
I nostri genitori ci hanno insegnato a sognare, perchè quando eravamo piccoli, negli anni '80, tutto sembrava possibile: io, come tanti altri, ero sicura che avrei fatto tutto quello che avessi desiderato.

Ed eccoci adesso noi, giovani disillusi, eccoci con le nostre pene e le nostre rinunce, eccoci governati da un uomo che dà più l'idea di un "magnaccia" d'alto bordo che di un presidente del consiglio, un uomo che quei genitori e quei figli hanno votato con più o meno coscienza, un uomo, che, nonostante i vari scandali e i voti sfavorevoli, anche quest'anno ci governa.

Dopotutto ho sempre pensato che Silvio Berlusconi fosse lo specchio di questo paese, solo in questo ultimo anno, probabilmente, ha cominciato a fare capolino l'idea che quest'uomo, in realtà, poco ci rappresenta.

 Amo l'Italia, ogni volta in cui mi sono trovata davanti alla scelta di lasciarla, mi sono tirata indietro, nonostante tutto non riesco a pensare di vivere in un posto diverso; eppure ho poca fiducia in questo paese in cui il miglior passatempo è annullarsi davanti al televisore a guardare i vari Misseri e Parolisi, a sognare guardando "un tronista" che scieglie una corteggiatrice, a seguire un gruppo di ragazzi, definiti "tamarri" che parlando di Piazza della Signoria, mentre erano in viaggio a Firenze, hanno commentato : "bella piazza, piena di uomini nudi..." riferendosi alle statue della Loggia e alla copia del David davanti a Palazzo Vecchio.

Ecco, questo è più o meno il riassunto dell'anno televivo italiano, è quello a cui la maggiornaza degli abitanti del mio paese si interessa, a volte in modo assolutamente malato: vorrei ricordare, che lo scorso autunno, durante le indagini per l'omicidio di Sara Scazzi, molte persone, provenienti da tutto il sud Italia, facevano una sorta di pellegrinaggio verso la casa dell'assassino, senza nemmeno pensare di andare a pregare sulla tomba della povera Sara.

Non mi voglio avventurare in disquisizioni sociologiche a riguardo, non sarei in grado e non mi sembra nemmeno il caso, riporto semplicemente questi avvenimenti perchè, dopo tutto fanno parte del bilancio di quest'anno, anche se, personalmente, ad incuriosirmi di più è l'interesse mediatico che hanno avuto.

Qualcuno potrebbe pensare che, evidentemente, nessun altro caso eclatante accadeva nel nostro paese,e che la gente per distrarsi utilizzasse questi eventi: vorrei ricordare che questo è stato l'anno di numerosi scandali politici, e non mi riferisco solo al nostro Presidente del consiglio che " si trastullava " con le minorenni, ma ad una situazione molto più complessa, sfociata, in Italia, con i referendum del 12 giugno.
Credevo io, e a crederlo erano in molti, che questi referendum potessero avere un significato ben più profondo rispetto alle questioni che ponevano, credevo che quel Si urlato ai quattro quesiti fosse un vero e proprio urlo di indignazione per la direzione che il nostro paese stava prendendo, e, in effetti, è stato sicuramente così, peccato che qualcuno abbia finto che niente sia mai successo, sorvolando sull'accaduto e continuando a fare i propri porci comodi (ogni riferimento non è puramente casuale!).

Pochi giorni prima di questo referendum c'erano state le elzioni per alcuni comuni e province, tra i comuni interessati spiccavano Milano e Napoli: ora che a Napoli abbia vinto De Magistris, rappresentante di un partito di sinistra, potrebbe anche essere piuttosto logico, non solo perchè il governo precedente della città era già di sinistra, ma anche perchè l'altro candidato a sindaco, Lettieri, era in pratica, un prestanome della camorra, e non credo ci fossero molti dubbi su chi avrebbe vinto; il dato importante, a mio parere, è stato Milano, storico forte del Berlusconismo, dove Pisapia ha battuto la Moratti, facendo perdere al Pdl una delle più importanti città italiane.
Anche questo evento, a parte i giorni a ridosso delle elezioni, ha avuto poca eco nelle reti televisive, se non in programmi specializzati, satirici e non e sul web.

A tutto questo è stata preferita la saga di Parolisi, presunto colpevole dell'omicidio di sua moglie.


Altro evento degli ultimi giorni è la strage norvegese, ad opera di un tale Anders Breivik, trentaduenne, che ha sparato e ucciso più di novanta persone ad un raduno di giovani laburisti sull'isola di Utoya, all'inizio si era pensato al terrorismo islamico, e , di sicuro questa pista avrebbe " tranquillizzato ", molti, si sa " gli arabi sono strani "; il fatto invece che a compiere un massacro del genere sia stato un ragazzo, "un occidentale" come tanti ha creato ancora più sgomento e panico, anche se, di sicuro, per le famiglie delle vittime non ha cambiato l'elemento significante: la morte di un proprio caro.
Chiaramente si è fatto subito sentire il cordoglio dei vari Stati, tra cui anche quello dell'Italia: vorrei evidenziare qui due opinioni, che danno i brividi quasi quanto la strage in se per se: Feltri nel suo editoriale si chiede  come sia possibile che  i 500 giovani presenti sull’isola di Utoya non siano riusciti a fermare la carneficina. Potevano lanciarsi sull’attentatore cosicché “alcuni di sicuro sarebbero stati abbattuti ma non tutti”. Insomma, secondo Feltri, il problema è che ciascuno ha pensato “a salvare se stesso illudendosi di spuntarla”.
L'altra è invece un' affermazione di Borghezio, leghista e parlamentare europeo, che afferma che, dopotutto le idee che hanno ispirato questo gesto sono assolutamente valide, è solo il risultato a non esserlo.

Ho riportato questo evento e queste opinioni di un giornalista e un politico italiano, non perchè rappresentino l'idea del paese, anzi, se mai per evidenziare quanta distanza ci sia al momento tra gli italiani e la nostra classe politica, per evidenziare quanto la solita dicotomia comunisti e fascisti sia ormai obsoleta in questo paese, si tratta tutt'al più di coscienza: alcune persone ne sono completamente sprovviste.

Mi scuso per la mia imprecisione, non sono abituata a parlare di queste cose, la mia è solo un'opinione assolutamente personale e non condivisibile.

Buone ferie a tutti.