giovedì 1 marzo 2012

Fai bei sogni. Massimo Gramellini.


1 marzo 2012. Stamattina alle nove ero già davanti alla mia libreria preferita ad aspettare che aprisse.
Volevo leggerlo questo libro il prima possibile, mossa da una necessità primordiale a cui non sapevo bene quale nome dare. Non è strana quest'immagine per chi mi conosce: la mia passione per la lettura è cosa ben nota. Eppure questa volta non è stata solo la  passione a portarmi lì davanti, ma una specie di voce interiore, quelle che nella vita ogni tanto ci parlano e che qualche volta siamo portati ad ascoltare.
Il libro era ancora imballato nella sua scatola, ho dovuto gentilmente chiedere di aprirla , ed eccolo finalmente l'oggetto sconosciuto che aveva mosso "il mio viaggio", pronto per me.
Ho odorato a lungo il profumo delle pagine, lo faccio sempre prima di cominciare a leggere un libro, è l'anticamera della lettura per me, un modo per entrare in sintonia con la storia che da lì a pochi minuti mi inonderà. Poi ho cominciato.

Sono le 18 e 34 adesso, tanto ci è voluto perchè finissi il romanzo, una manciata di ore che non senti passare, come quelle degli innamorati, che quasi non hanno una dimensione temporale, slegate da tutto quello che è la concretezza della vita.
Il libro è molto più autobiografico di quanto pensassi, me ne sono resa conto solo alla fine: la storia di un bimbo che combatte per tutta la vita il trauma della morte di sua madre, e anche se il bimbo cresce, capitolo dopo capitolo, è ancora un bambino quello che, a piedi nudi sul tappeto,combatte contro il suo Belfagor, arrendendosi infine all'amore e al perdono, diventando in quel momento adulto.

Non mi sento di fare una recensione di questo romanzo, come spesso faccio per altri libri.
Queste pagine sono state per me qualcosa di molto più personale perchè io possa recensirle: non sono orfana come Gramellini, non ho perso mia madre durante l' infanzia, ma ho perso me stessa, questo è sicuro; anche adesso mentre scrivo non sono certa di essermi ritrovata del tutto, ho perso i miei sogni, per orgoglio soprattutto credo, ogni scelta della mia vita mi ha portata sempre più lontana da essi, dicevo a tutti che volevo combattere per loro, ma in pratica me ne allontanavo, credevo di punire la mia famiglia in questo modo, ma in realtà ho finito per punire me stessa.

Si può perdere qualcuno, a volte, anche se continua a vivere, anche se abiti e condividi con lui le tue giornate: è quello che ho fatto io, li ho persi, forse perchè in un momento imprecisato della mia prima infanzia non mi sono sentita accettata e così ho preferito farmi artefice di questa lontananza e ho cominciato a crearla io. In questo gioco al massacro ho permesso all'orgoglio e al capriccio di gestire i fili della mia vita e così ho finito per scegliere gli studi sbagliati, le città sbagliate e gli uomini sbagliati, tutto quello che ho fatto non ha corrisposto mai alla vera me, ma solo all'immagine che avevo costruito.

In queste pagine ho ritrovato anche il mio Belfagor, ma soprattutto ho sentito che in certe frasi lui perdeva un pò di potere, che certi veli si scostavano di tanto in tanto per scoprire una donna che non fosse più bambina, e ho pensato a tutti i romanzi non finiti che riposano tramortiti nella memoria del mio computer, a quanto essi possano essere stati il tentativo disperato di un'anima che ha bisogno di spogliarsi per poter diventare niente di più di quello che è davvero.

6 commenti:

  1. ho trovato questo link sulla pagina fb di Gramellini .... pensavo di trovare una recensione ad un libro che volevo leggere (ho amato tanto "L'ultima riga delle favole") ed invece no mi hai commosso con le tue parole, toccano nel profondo, forse perchè in questo preciso momento anche io sto cercando di ritrovarmi ... grazie :-)

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    1. ti ringrazio tanto per il tuo commento, io non sapevo nemmeno di essere sulla pagina fb di gramellini...è un lungo viaggio mettersi alla ricerca di se stessi, molto doloroso, ma suppongo che la meta finale valga tutto lo sforzo, ti consiglio di leggere il libro, a me ha dato molto coraggio...in bocca al lupo!!!

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  2. Credo che tantissime persone abbiano "percepito" l'istinto di comprare questo libro. Per me è stato lo stesso,in fondo. L'ho comprato perché sentivo che parlava anche di me,ed infatti cosi è stato. E' incredibile la magia di una buona scrittura ^^
    Comunque credo che siano due le possibili reazioni di fronte a questo libro,ovvero quello di recensirlo (e può farlo chi non ci si rispecchia) e quello semplicemente di lasciarsi andare al puro piacere del racconto,come se in qualche modo,almeno per qualche ora,si fosse trovato ciò che si cerca

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  3. ...sarebbe bello trasformare un'epifania in qualcosa di concreto, che questo non sia solo un momento...ma uno spunto per scavare....

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  4. Questo sta solo a noi,immagino. Tocca solamente alzarsi e non fermarsi mai, stare calmi e non avere paura di nulla. Almeno nel mio caso,so che nessuno al mondo può farmi più male di quanto possa farmene io,quindi penso che finché avrò un Moleskine mi impegnerò per rendere concreti tutti i miei sogni.
    E se me lo permetti,io penso che una persona che scrive come te abbia qualcosa di molto bello dentro,e soprattutto qualcosa di molto forte. Quindi scava e trasforma le epifanie come questa in tutto ciò che vuoi ^^

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  5. ...bè allora in bocca al lupo a entrambi... : )

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