mercoledì 21 marzo 2012

Al "mio" fantasma. Angela Barile.

Inciampare nel tuo sguardo è, ancora oggi, nonostante tutto, tra le cose più ovvie e logiche che mi siano mai capitate. Avevi un senso nella mia vita, anche se chiunque direbbe, compreso te, che senso non sembra essercene stato alcuno in  questa storia.
Suona strano chiamarla storia, perchè adesso, con il senno di poi, mi rendo conto che la nostra è stata soltanto una farsa: innanzitutto la tua nei confronti di te stesso, ancora la tua nei miei confronti e infine la mia, che mentivo a me stessa, che negavo l'evidenza.
Dove sei adesso?Perso nei miei ricordi di carta o vivo in mezzo a questo presente che è solo tuo?
Sei ritornato nel limbo delle persone che non conosco o forse in quel limbo ci sei sempre stato?
La risposta è evidente ai miei e ai tuoi occhi, noi non abbiamo più bisogno di spiegazioni, io di sicuro no, di spiegazioni me ne hai date tante in questi mesi, solo che io all'inizio non le vedevo, le trasformavo man mano in quello che volevo sentire, le trasformavo nella persona che avrei voluto tu fossi.
Non sto scrivendo a te ,sai? Non riesco a pensarti come ad una persona in carne ed ossa, tu sei un fantasma, il "mio" fantasma, questo concedimelo, forse  è l'unica verità che mi porto dietro di noi due : quest'immagine irreale fatta di sabbia e vento, l'immagine di chi per me non è esistito mai.
Cosa mi lasci? Vuoi davvero saperlo? Mi restituisci il vuoto, quello che già era mio, un dolce senso di malinconia e di tristezza e, infine, mi rendi i miei sogni, gli stessi che hai tenuto per un pò tra le tue mani di vetro, gli stessi che mi avevi promesso avresti realizzato per me.
Sai cosa ho capito, mio fantasma? Che ai miei sogni ci devo pensare io, e serve tanto dolore per capirlo e tanta fatica per farlo, sto cercando di riempirlo questo immenso spazio che ho dentro con le mie sole forze e con qualche sorriso, sto creando la sola cosa che valga la pena creare: un'immagine di me più vera e profonda, un'immagine nuova che mi corrisponda davvero.
Ricorda, è questa l'unica cosa che conta.
Ti auguro di poter essere autentico, con te stesso, prima di tutto, e, con tutte le persone che incontrerai; di essere soddisfatto di quello che sei e, soprattutto, con tutto il cuore, di essere felice, nel modo in cui tu vorrai. Io da quassù continuo la mia personale lotta, tu, mi raccomando, continua la tua.

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