martedì 31 gennaio 2012

Mr Gwyn. Alessandro Baricco.

Londra. Mr Gwyn, scrittore piuttosto conosciuto, decide di smettere di scrivere.
E' da qui che parte la storia di Baricco: dalla crisi "mistica" di uno scrittore che non trova più in quello che fa la " sua  forma " e non è semplicemente di stile che stiamo parlando, per forma si intende l'espressione più vera e più intima dell'essere umano.
Il dono di Mr Gwyn, viene più volte ripetuto nel libro, è quello di leggere l'anima, di descrivere i propri personaggi, calandosi nelle loro menti ed esprimendo in modo esatto quello che in realtà essi pensano.
E' così che dopo una profonda meditazione e una scrupolosa pianificazione decide di  fare il "copista", di scrivere ritratti , tutto sembra, all'inizio, assolutamente paradossale, eppure è l'unico modo in cui Mr Gwyn può continuare a fare il suo lavoro.
Ancora una volta Baricco ci trasporta in un mondo magico dove la realtà si mischia con la natura più profonda dell'essere umano: i personaggi che verranno fuori in questo percorso, conservano una concretezza spirituale che va al di là di ogni immaginazione: il suo manager e amico Tom,la vecchietta incontrata all'ospedale che diventa per Mr Gwyn una specie di mentore, la ragazza un pò grassottella che gli fa da assistente in questo suo nuovo percorso lavorativo, che mano a mano che il libro va avanti, diventa una vera e propria ricerca dell'essenza profonda dei suoi personaggi e di se stesso, e, infine l'artigiano delle lampade, l'artista delle luci che nel libro servono a scandire il tempo.
Così questo libro diventa, man mano, l'unico modo in cui questi personaggi hanno per svelarsi a se stessi e al mondo, un ritratto vero e profondo della poesia che abita in ogni essere umano.