Il film è Mr nobody, il regista è il belga Jaco Van Dormael, le riprese di questa pellicola sono iniziate il 4 Giugno 2007 e finite il 14 Dicembre dello stesso anno. Il film in realtà non è ancora mai uscito in Italia (io infatti l'ho visto con i sottotitoli) e non ha avuto nemmeno il successo che io credo meritasse.
L'idea sulla quale si basa la storia è, secondo me, geniale ed estremamente poetica.
Siamo nel 2092, in un mondo in cui la vecchiaia e la morte non esistono più, la ricerca genetica è riuscita a bloccare l'invecchiamento delle cellule. Mr Nobody ha 118 anni ed è l'ultimo uomo mortale esistente sulla terra.
La storia comincia con il racconto che lui fa della sua vita ad un medico e ad un giornalista.All'inizio i suoi ricordi particolarmente confusi ci disorientano, e sia i due interlocutori che lo ascoltano sia noi telespettatori siamo portati a pensare che dipendano dalla vecchiaia del protagonista che sembra confonderli e in alcuni casi addirittura inventarli. Ecco che per ogni bivio che gli si presenta nella vita Mr Nobody fa prima una scelta, poi un'altra, vivendo il filo della sua esistenza su vari percorsi narrativi , come se tutti fossero reali anche se contraddittori l'uno con l'altro.
In realtà non era del film in se per se che volevo parlarvi (anche se consiglio a tutti di vederlo ), ma del concetto di destino, di quanto noi pensiamo possa contare nella nostra esistenza e della possibilità che abbiamo di cambiarlo. Il regista ci mostra come ogni scelta nella vita possa completamente stravolgerla cambiando i luoghi, le persone che conosciamo, le esperienze. Ogni filo narrativo nel film è una sorta di opportunità che Mr Nobody ha per cambiare completamente la sua vita: nessuna di queste è migliore di un'altra, nessuna di queste sembra più vera o più profonda, tutte rappresentano la sua vita , con una fine paradossale, ma a proposito non voglio anticiparvi nient'altro.
Io personalmente credo che ognuno di noi nasca con un destino ben preciso, il margine che abbiamo di poterlo cambiare è minimo, io credo che le cose fondamentali della vita di ognuno avvengano in ogni caso, qualsiasi scelta noi facciamo, è piuttosto la non-scelta a paralizzarci ed è forse l'unico modo che abbiamo di non realizzare il disegno della nostra esistenza.