Il foglio bianco mi osserva sconsolato,
le parole non scivolano dalle dita, si vergognano a prender forma,
sono trattenute da cancelli che neanche io conosco e, per quanto mi
sforzi, l'unica cosa che riesco a vedere è questa pagina candida, la
storia che deve sporcarla non viene fuori, che poi a pensarci bene è
un po' la storia della mia vita, quella di non sporcare, intendo, di
non disturbare. E chissà, forse, è questo che voglio evitare,
imporre la mia presenza, le mie frasi, l'inchiostro nero che sbava
sulla pagina bianca.
Mi scopro a fatica, sempre molto
controllata, difficilmente mi lascio andare, nascondendomi dietro un
modo di fare affettato e schivo, eppure questo spazio bianco continua
a chiamarmi, mi sfida, e , a me manca la grinta, manca l'ambizione,
lo guardo quasi sentendomi in colpa perchè non so dargli vita.
So scrivere solo di quello che sento,
e, così, pur di buttar giù qualcosa scrivo di questa mancanza,
perchè non c'è mancanza più grande che rinunciare per scelta alla
nostra essenza, e , io lo faccio ogni giorno in cui non scrivo nulla.
E' come se dentro di me esistessero
tante persone, perennemente in lotta tra di loro, metterle a nudo in
tutte le loro forme è sempre stato e continuerà ad essere il
compito della mia vita,e so che la scrittura è il mio mezzo, l'unico
modo che ho perchè a nessuna manchi ossigeno, perchè non possiamo
pensare di essere uno soltanto e dobbiamo ascoltarle tutte le nostre
parti nascoste, è questo l'unico modo che abbiamo per avere una
vita piena.
E così scrivo, all'inizio, lo so,
sembrerà quasi un sussurro, poi piano piano alzerà la voce, si
imprimerà con forza il disegno della lettera sul foglio, chiederà
ascolto, visibilità, amore, e, solo così sgorgheranno le parole e
non ci sarà più modo di fermarle, gli argini saranno rotti, i
cancelli sradicati dal terreno.
L'immagine che voglio dare alla mia
vita è quella di un fiume, perchè i fiumi non conoscono tregua,
danno vita, a volte sono in piena, arrabbiati, maestosi, altre volte
scorrono piano, e a stento distingui il rumore delle acque che si
fanno spazio tra le sponde e, infine, trasportati dalla corrente
sfociano nel mare.